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Fundacja Misztal v. Blechinger

La mostra di Andrzej Borowski nella Chiesa di Sant’Antonio a Breno

Il percorso artistico di Andrzej Borowski è iniziato con la fascinazione per l’opera di Pierre Bonnard e poi di Anselm Kiefer. Nel corso degli anni, l’artista ha cercato la propria forma di espressione. Ha creato nuove sintesi per riportarla alle sue radici. Ha sviluppato la sua arte con l’obiettivo di permettere allo spettatore un’esperienza metafisica. L’artista lavora con lo spazio perché per lui è la categoria fondamentale per descrivere il mondo.

Il sito della chiesa di Sant’Antonio a Breno è il palcoscenico perfetto per la presentazione delle ultime opere dell’artista. Qui lo spazio della storia diventa lo spazio di un’opera d’arte e le tracce cancellate di un passato lontano creano un’atmosfera, che alimenta l’immaginazione. Le figure eccentriche degli affreschi di Romanino rivivono nei paesaggi deserti di Borowski, in un miraggio tra memoria e fantasia. Si incontrano interi cicli di mondi vasti, costruiti con il colore e la luce. Questi dipinti sono festosi, anche se mantenuti nel rigore compositivo. Sono accompagnati da un flash, che rimane nel subconscio.

Scopri di più sull’artista

Nato nel 1969, ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia nella facoltà di Arti Grafiche. Ha approfondito la ricerca in campo pittorico frequentando lo studio del Professor Zbysław Maciejewski, dove è rimasto affascinato, tra le tante opere, anche da quelle di Pierre Bonnard. Nel 1994 si è diplomato e ottenuto una menzione d’onore al Concorso Nazionale di pittura di Cracovia. E’ autore di oltre cinquanta mostre personali e di diverse realizzazioni di dipinti sacrali, tra cui la policromia del presbiterio della Chiesa della Sacra Famiglia a Piekary Śląskie. I suoi dipinti si trovano in collezioni private e museali in Europa, Stati Uniti d’America, Canada, Giappone, Cina, Nuova Zelanda, Sudafrica e Hong Kong. Ha partecipato a numerosi laboratori di pittura plein-air e a mostre collettive in Polonia, Grecia, Spagna, Francia, Germania, India e Italia. Ha presentato le sue opere alle seguenti fiere d’arte: Gent Lineart 95 a Gand, SIAC 95 a Strasburgo, Art Strasbourg 96, Gent Lineart 2008 a Gand e alla Warsaw Art Fair. È co-organizzatore di workshop di pittura plein-air in Polonia e all’estero e del progetto “Rezidenza D’arte” in Toscana.

1

Dalla serie „Arancione Certaldo“ 2021, acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 90 x 140 cm

2

“Corinto”, 2018; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 100 x 160cm

3

„Occhi di montagna”2021, acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 40;

“Cielo arancione” 2021,  acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 40;

“Occhi” 2021; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 40; 

4

“Jaipur XXXIX” 2017; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 150 x 100 cm

5

Dittico “Jaipur XXVI” 2017; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 150 x 200 cm;

6

“Jaipur XXXVIII” 2017; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 150 x 100 cm;

7

„Gelo” 2023; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 50 cm;

“Tulipani” 2023; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 50 cm;

8

 Dittico “Jaipur” 2017; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 150 x 200 cm; 

9

„Prima” 2023; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 50 cm;

“I tulipani e la luna” 2022; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 50 x 50 cm;

10

„Crepuscolo” 2018; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 160 x 100cm;

“Nuvole sul mare Egeo” 2018; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 160 x 100cm;  

“Grigio” 2018; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 160 x 100cm;

“Flussi neri” 2018; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 160 x 100cm;

11

“ Terzo orizzonte” 2018 ; acrilico su tela, tecnica propria; Dimensioni 200 x 160cm; 

12

Art instalation – Dimensioni circa 130 x 650 cm

48 dipinti 30×30 cm; Tre cicli : Jaipur, Firenze, Sansepolcro;

 

Museo Camuno

ESPOSIZIONE NELLA MUSEO

Andrzej Borowski ha un suo stile riconoscibile. Ha realizzato nature morte nelle quali frutti e oggetti creano affascinanti costellazioni di forme diverse. Nelle sale del museo si possono ammirare proprio dipinti di questo tipo, opere estremamente decorative ma anche cariche di simbolismo. Credo, che corrispondano bene alla collezione di opere del museo.

Vedrete anche un dipinto molto personale, intitolato „il mio albero”.  L’artista osserva questo particolare melo dalla finestra del suo studio.

Un motivo che compare in molte delle sue opere. Così abbiamo portato a Breno un pezzetto del mondo in cui vive l’artista. La sua vista dalla finestra.

 

“Il mio albero”; acrilico su tela;  Dimensioni  90 x 140 cm

“Cremisi e melograni”2021; acrilico e metallo su tela; Dimensioni 120 x 100 cm

Senza  titolo, 2023; acrilico e metallo su tela;  Dimensioni 120 x 100 cm;  

 

„Blu” ; acrilico e metallo su tela; 2023; Dimensioni 85 x 110 cm

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