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Paola Alborghetti

Lo scialle

Ho iniziato a dipingere su indumenti pensando ad un’esperienza diversa per la mia pittura. Ero interessata a vedere la reazione del colore su un supporto diverso dalla tela, che lo assorbe in altro modo. La pennella sul tessuto è diversa da quella della tela, ho in un certo senso meno controllo e questo mi ha interessata tantissimo. Nel caso dell’abito la pittura come la tela è limita dalla forma ma in più ha il movimento libero del corpo. Qui la pittura si identifa propriamente con la persona, la segue e in un certo senso  si volge quasi all’infinito, tanti sono i gesti e le posture che può assumere il corpo umano.

E’ pensando a questo infinito, che ho scelto una forma geometrica semplice, che forse più ricorda la libertà: lo scialle. Un rettangolo lungo, che pur nella sua semplicità può avvolgere il corpo in diversi modi: scialle  – sciarpa, scialle coprispalle, scialle – kimono, scialle – abito, scialle – gonna, scialle – corpicapo.

La pittura si libera degli angoli della tela, e seppur anche nel caso dello scialle incontra limitazioni di dimensioni, in questo ultimo caso, aderendo al corpo nelle sue diverse posture, acquisisce la capacità di assumere diverse sembianze. Ecco che la pittura ci presenta in modo libero le sue infinite possibilità di lettura. La pittura si muove a ritmi diversi, danza nello spazio. E parla.

I vestiti sono la seconda pelle del corpo, si aggrappano non solo alla sua forma ma anche al suo spirito, racchiudendo la fragranza di un determinato periodo delle loro pieghe.

                    Model Silhouette – lana e cashmire;   Misure circa 73×220 cm

Model Flussi  Misure circa 70×200 cm

                                 Model Intersezioni – lana organica e cashmire;  Misura circa 70×185 cm

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